Cavallo di razza Appaloosa |
Avevo perennemente le ginocchia coperte di croste. Giocavo in piazza o in cortile. "Cavalcavo" una bici di seconda mano. Quella bici era per me un "Appaloosa" e sognavo di ingaggiare battaglia contro le "Giacche Blu".
Quando la cena era pronta, mia madre mi chiamava dalla finestra di quel quinto piano... E ricordo ancora la conseguente "tortura della vasca"
Ero un Sioux... Ero un piccolo pellerossa che difendeva la sua terra... La sua tribù... e anche la polvere che aveva accumulato sulla propria pelle nel corso del pomeriggio... Ma mia madre era peggio delle terribili "giacche blu"... Non sentiva storie. La vasca era una tappa obbligatoria prima di cena!
Poi mi hanno insegnato cosa bisogna fare per diventare "grande". Come comportarsi, come guadagnare e spendere il denaro.
Mi hanno insegnato ad affermarmi. A raggiungere gli obbiettivi.
A gioire di questo e a farmene vanto.
E per tutto ciò, ad essere davvero felice.
Cosa che ho fatto e che ancora a volte, faccio.
Ma la notte, quando mi sveglio, per una delle infinite cause che mi portano a svegliarmi nel buio della mia stanza, per riaddormentarmi, torno a pensare a quel piccolo Sioux di cinquat'anni fa...
A volte ritrovo la serenità, altre la spensieratezza.
Altre no...
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