martedì 29 dicembre 2020

lunedì 28 dicembre 2020

Keith... tutta colpa sua... o in parte...

 Il giorno di Natale, per fare gli auguri, ho utilizzato una fotografia che ritraeva Keith Haring vesito da SANTA CLAUS.

Ecco lui, è uno di quegli artisti che mi ha sempre affascinato, incuriosito, stimolato e... ispirato.

A Pisa davanti a TUTTOMONDO
 

Sarà il fatto di aver vissuto il momento, straordinario, nel lontano 1984, quando Haring approdò a Milano e per due giorni dipinse con il suo stile unico e inconfondibile, lo storico Store di FIORUCCI. O quando a Pisa, nel 1989, a pochi mesi dalla sua scomparsa, realizzò TUTTOMONDO(*), la sua più grande opera posta sulla facciata di un edificio pubblico o ancora quando, di nuovo in Triennale, sempre a Milano nel 2006 rimasi "imbrigliato" nella sua retrospettiva THE KEITH HARING SHOW...

Sempre qualche giorno fa vi ho raccontato di come in Triennale, alla mostra di J-M Basquiat, rimasi "prigioniero" in quel luogo per quattro ore...  beh, la stessa cosa successe nel '94 a RIVOLI... ma questa volta l'artista in questione fu proprio Keith Haring.

Rimane il fatto che a questo artista devo davvero tanto. 

Molto probabilmente è stata la sua inconsapevole influenza a dare una conferma alla mia vita. E nonostante abbia iniziato a frequentare il mondo dell'arte da giovanissimo è stato  visitando alcune mostre, o incontrando casualmente alcuni personaggi, che decisi di fare dell'arte la mia vita o della mia vita un tassello d'arte.

Volete sapere una curiosità?

Nel 2013 ho avuto l'opportunità, durante un incontro con Elio Fiorucci, per una performance dell'artista Marco Chiurato, all'interno di AAF a Milano, nello storico Palazzo di Renzo Piano, nuova sede de IL SOLE 24 ORE, di ringraziarlo. 

Con Elio Fiorucci, la modella Jiois Gallo e l'artista Marco Chiurato

 

Si, ringraziarlo. Con Fiorucci abbiamo passato un po' di tempo insieme e in quell'occasione gli confessai che il mio ruolo di gallerista lì, in quella kermesse, in parte era di sua responsabilità... Se non avessi incontrato Keith Haring in quella sua sede milanese nel lontano 1984, molto probabilmente non mi sarei mai innamorato così tanto del mondo dell'arte e adesso chissà a quale attività dedicherei il mio tempo.

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Volete approfondire la vostra conoscenza su Keith Haring?

Vi consiglio il suo diario, edito da Mondadori

https://amzn.to/3nch1Wt

(*)Per sapere qualcosa in più su la storia di TUTTOMONDO, vi invito a leggere QUI l'intervista di ARTRIBUNE fatta a Piergiorgio Castellani, colui che portò Keith Haring a Pisa...

UNA CURIOSITA'

Nel 2018, nel corso di un INCONTRO all'interno della Gipsoteca di Bientina (PI) avuto con lo Storico dell'Arte, Luca Nannipieri, dedicato all'artista newyorkese, mi venne offerta l'occasione di ammirare un "reperto" d'eccezione dipinto da lui nei giorni di TUTTOMONDO... 


 

sabato 26 dicembre 2020

Frasi...

 


Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri

George Orwell

venerdì 25 dicembre 2020

Radici...

 In questo periodo della mia vita, mi sono accorto che alcune mie "manie" si sono accentuate. Nel bene o nel male.

Una di queste, di quelle che hanno subito un balzo "in avanti" non indifferente, sono le radici.

Sì, le radici, le radici delle piante. 

Se quando passeggiate in mezzo alla natura, che sia un sentiero di campagna, di montagna o che sia una spiaggia, non fa differenza, vi guardate intorno, ne potrete trovate di tutti i tipi. 

Quelle che troverete in spiaggia le potrete anche riutilizzare.

Spesso già profumano... di mare, di muschio, di terre lontane.

E se chiudete gli occhi e le "respirate", vi permetteranno di fare viaggi fantastici, unici, fantasiosi.

Si, se vi dovesse piacere l'idea di portarle con voi, ovviamente accertatevi prima di poterlo fare, potrete "riciclarle" come ottimi diffusori di profumo. 


 

Personalmente lo faccio. Basta procurarsi una bella radice e una volta al mese farci cadere sopra 7/8 gocce di olio essenziale. Vi trovere cullati dal profumo che più vi piace e vi assicuro che sarà una bella esperienza.

Sono sempre stato affascinato dalle radici. Mi piacciono e mi sono sempre piaciute. 

Mi piacciono esteticamente, con le loro forme contorte, annodate, intrecciate. Sembrano degli abbracci.


 

Mi picciono per quello che rappresentano... le origini, la vita... ma anche il passato.

Uno dei pensieri ricorrenti che emerge quando guardo una radice è il fatto che, nonostante l'arbusto che erano costrette a sorreggere sia morto o sia stato tagliato, loro continuano a rimanere ancorate alla terra. Legate alla vita per ancora tanti, tantissimi anni.



Mi piace questo loro attaccamento alla vita. Questa memoria quasi eterna... questa voglia di vivere oltre la vita.

mercoledì 23 dicembre 2020

Solitudine a Natale di Jack London... P.S. Auguri a tutti

 Qualche settimana fa, non avevo ancora aperto questo blog, gli amici de IL RIO EDIZIONI, Giulio Girondi e Giada Scandola, mi hanno inviato un pacco. Su FB quel giorno pubblicai questa foto commentandola così: Quando un editore decide di inviarti qualche esempio della sua produzione editoriale e a te sembra che sia arrivato Babbo Natale! 

Beh, oggi è la vigilia di Natale e mi piace festeggiare proprio così!

 All'interno del pacco trovo anche una piccola pubblicazione:

Solitudine a Natale di Jack London


 

Dovete sapere che - immagino cosa comune a molti - la mia passione per la lettura parte proprio da questo autore. 

Ricordo che ZANNA BIANCA (https://amzn.to/3oQwi0w), fu uno dei primi volumi che mi venne regalato e soprattutto fu il libro che mi rivelò il mistero della lettura: che attraverso di essa si può sognare, immaginare, vivere, piangere...

Confesso che mi piacerebbe anche rileggerlo e non è escluso che nei prossimi giorna non vada a comprarmene una copia. 

Ma torniamo alla nostra pubblicazione.

Si tratta di un breve scritto, una lettera. Ai più sconosciuto.

Intima, personale, scritta la mattina di Natale del 1898, destinata ad uno dei suoi primi amori: Mabel Applegarth.

Un Jack London inedito, per lo meno al sottoscritto, dove si mette a nudo, condividendo la propria giornata, le sue considerazioni e le intime intuizioni. Facendo emergere un uomo disincantato e sconclusionato.

È questo tipo di contributo che cerco nei piccoli ma GRANDI editori!

Grazie e...

AUGURI A TUTTI!

Ciao Peggy...


 

Essere innamorato di una donna mai conosciuta solo per quello che è stata. 

Per quello che ha rappresentato... 

Ecco oggi mi sento di amare Lei. Di ricordare questo!

Il 23 dicembre del 1979 moriva Peggy Guggenheim. 

Combattiva, effervescente, eccentrica, passionale Donna dell'Arte!

Per chi volesse approfondire la conoscenza e la vita di questa fantastica donna...

Consiglio: 



PEGGY GUGGENHEIM

una vita per l'arte

ed. Rizzoli

https://amzn.to/2L3zd7x 

martedì 22 dicembre 2020

La poetessa del rock continua a sputare...

Queste poche riflessioni le ho scritte a inizio novembre, quando passavo le mattine in sala d'attesa ad aspettare di fare il trattamento radioterapico. Chi mi segue su FB le avrà già lette lì ma come ho già scritto in altre occasioni simili a questa, mi va di condividerle anche su queste pagine...
Buona lettura...
 


 

5 novembre 2020

Il tempo delle lunghe camminate sui viali colmi di promesse è finito.

Anche se la poetessa del rock continua a sputare sul palco, quel tempo è finito.

Le visioni notturne si sovrappongono ai pensieri lucidi e terribili dell’insonnia.




Magari potessi ancora sognare di viaggi senza meta, fuochi accesi e stanche membra consumate da chilometri e chilometri mangiati sull’asfalto. Godere di vibrazioni che continuano per ore anche dopo essere sceso di sella e di pelle che sa di gas di scarico. E della polvere che cerchia gli occhi e ti fa starnutire.

Ora il pensiero non è lì.

È da un’altra parte.

Lungo una via ancora più tortuosa.

Eppure, se ho il coraggio di fermarmi un attimo a riflettere, trovo che ci siano ancora tante cose irrisolte, tanti libri da leggere e altrettanti vini da assaggiare. E molti, tanti, anzi, altri mille viaggi da fare.

Mentre scrivo la luce al neon di questa sala d’aspetto ha iniziato a tremare.

Buffo!

Lei che è testimone di infinti tremori vissuti e subiti dai tanti, troppi pazienti che in questo luogo hanno giocato a dadi la loro partita con il destino... ora è lei a tremare... Tutto questo è ridicolo, è paradossale, è surreale.

Lei non ha nulla da tremare! C’est la vie!

Siamo noi a doverlo fare. Siamo noi ad averne diritto!

Intanto, la poetessa del rock ora ha intonato “Gloria (In excelsis Deo)” e continua a sputare... Ed io, io non tremo più.


 https://www.youtube.com/watch?v=2ZdZApApS58



 

Buon Compleanno Jean-Michel!

Buon Compleanno Jean-Michel!

Oggi avrebbe compiuto 60 anni!

Cosa mai avrebbe potuto produrre da quell'oramai lontano 12 agosto dell'88 ad oggi?

Forse nulla di buono o forse dei capolavori assoluti.

Nessuno lo saprà mai. Una overdose ce l'ha portato via.

Lui che ha cambiato la declinazione del verbo essere dell'arte, l'amante di Madonna ed il pupillo di Andy Wharol...

 Personalmente ricordo ancora l'emozione che provai quando, nel settembre del 2006, stetti circa quattro ore in Triennale a Milano girovagando rapito per le sale della sua mostra:   

The Jean-Michel Basquiat Show (https://amzn.to/2XiRWhL)

  

 La stessa emozione che ho ricercato, ma ahimé non trovato, nel 2016 al Mudec, sempre a Milano in occasione della sua ultima retrospettiva italiana. Forse perchè le aspettative erano troppe o forse perchè in Trieannale fu per me la prima... Non lo so. Ma ricordo che nel tempio del design milanese mi commossi. Al Mudec no.

 


Sono certo però, che quello che ci ha lasciato è senza ombra di dubbio qualcosa di eccezionale e non parlo solo di opere.

Penso a quello che ha rappresentato:

Il primo artista di colore ad entrare nel "white-system" americano dell'arte contemporanea. E di conseguenza in quello mondiale!

Dopo di lui tanto è cambiato, almeno nel mondo dell'arte... nella società civile invece meno.

Io continuo a piangere la sua scomparsa a distanza di tutti questi anni e ad immaginare cosa avrebbe potuto produrre ancora... certamente qualcosa di "lucente", di unico e maledettamente straordinario!

Per conoscere un po' meglio la vita e le opere di JMB vi consiglio:


- Phoebe Hoban BASQUIAT vita lucente di un genio dell'arte. Castelvecchi editore - https://amzn.to/3rPRnKF


- Michel Nuridsany BASQUIAT la regalità, l'eroismo e la strada. Johan & Levi editore https://amzn.to/3b7fWNa;

Oltre a tutti i catologhi di mostre che potete recuperare...

Per i più pigri... andate su Youtube e guardatevi il film che Julian SCHNABEL nel 1996 gli ha voluto dedicare...

 

https://www.youtube.com/watch?v=e2yBMBRh1nA&t=535s


 
Il sottoscritto in occasione di una edizione di ArtVerona di fianco ad una sua felpa...



sabato 19 dicembre 2020

Frasi...

 


I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti
 
Luis Sepùlveda
 

giovedì 17 dicembre 2020

La mia Play List personale Cap 5


 
 
Ho sempre fatto sin da quando ero bambino elenchi, classifiche, liste... insomma oserei dire di soffrire quasi di una patologia, che sinceramente non so se esiste o se abbia un nome, ma so che certamente io ne sono affetto!
 
Quando ero piccolo erano figurine, giochi, francobolli, tappi, etichette... Oggi ahimè colleziono l'impossibile... Elefanti, consensi, libri, persone, affetti, dischi, ovviamente quadri e musica, tanta musica.
 
E a proposito di musica...
Un sacco di volte mi sono messo lì e, un po' per noia un po' per malattia, appunto; a stilare la lista delle canzoni, dei cantanti o dei gruppi che per me hanno e hanno avuto, un significato speciale. 
Che sia emotivo, evocativo o semplicemente perchè quel brano mi piaceva... e ovviamente continua a piacermi. Così per scherzo ne' è venuto fuori un elenco di 100 brani. Che tutti pur essendo decisamente differenti uno dall'altro mi rappresentano.

Siccome dai commenti che mi inviate e dalle tante domande che mi ponete (soprattutto in privato), ho colto in voi una sorta di curiosità, quasi morbosa, di volermi conoscere meglio e soprattutto una sorta di voyeurismo che vi porta a voler conoscere anche i miei pensieri, le mie preferenze ed i miei gusti, eccovi accontentati. 
 
Di seguito, ogni settimana, per dieci settimane, vi lascero 10 link presi "in prestito" da Youtube, riguardanti altrettanti brani musicali... i generi sono diversi. Così come sono diverse le epoche.

Sono convinto che da questo caleidoscopio fatto di note e pentagrammi, assoli e grida, al 100° brano verrà fuori un bel quadro della mia caleidoscopica personalità.
Non siete ovviamente obbligati ad ascoltarli tutti ma... 
sono convinto che potrebbe essere un bell'esperimento...
Attenzione però, non è una classifica... è semplicemente un elenco.

E nella peggiore delle ipotesi, avrete comunque ascoltato solo buona musica!
 
La mia Play List personale Cap 5

41) The Beatles - Come Together

https://www.youtube.com/watch?v=45cYwDMibGo

42) The Who - My Generation

https://www.youtube.com/watch?v=qN5zw04WxCc

43) The Rolling Stones - Sympathy For The Devil

https://www.youtube.com/watch?v=GgnClrx8N2k 

44) 4 Non Blondes - What's Up

https://www.youtube.com/watch?v=6NXnxTNIWkc 

45) Muddy Waters - Mannish Boy 

https://www.youtube.com/watch?v=bSfqNEvykv0 

46) Sade - Smooth Operator

https://www.youtube.com/watch?v=lgAmno8icDM 

47) America - A horse with no name

https://www.youtube.com/watch?v=Tm4BrZjY_Sg 

48) Neil Young - Old Man

https://www.youtube.com/watch?v=rAtDrFdomN4 

49) Pink Floyd - Wish You Were Here

https://www.youtube.com/watch?v=hjpF8ukSrvk 

50) Don Backy - Sognando

https://www.youtube.com/watch?v=2xKwttyk4fI 

PER ASCOLTARE I BRANI PRECENDETI CLICCA QUI

martedì 15 dicembre 2020

Ho cinque tatuaggi sulla pelle.

Questo è un pezzo che ho scritto a fine ottobre. L'ho pubblicato ai tempi su FB, ora mi piace condividerlo anche qui. L'ho scritto quando ero più o meno ad un terzo del mio percorso "radioterapico". Ricordo  di averlo scritto tutto di un fiato, senza mai staccare le dita dalla tastiera.
 
Da circa una settimana ho finito e mi sto "disintossicando"...
 
Non ci crederete ma sono convinto che, nonostante incominci a godere dei primi benefici, contemporaneamente ho quasi una sorta di "crisi di astinenza". Mai avrei immaginato una cosa del genere, anche se qualcuno me lo aveva anticipato, ma ci sono momenti in cui quella sala d'attesa che ho tanto odiato, ora mi manca. Mi mancano quelle persone, quei compagni di disavventura che condividevano i miei stessi stati d'animo, le stesse paure, le stesse fragilità. Emeriti sconosciuti che tutto d'un tratto diventano pedine fondamentali della tua esistenza. I loro volti sono oramai familiari, oramai amici...

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29 ottobre 2020

Ho cinque tatuaggi sulla pelle.

Il primo lo feci a vent’anni. Avevo ancora i capelli lunghi, sognavo la libertà e guidavo un Van. Era un vecchio furgone Ford 1600 a benzina della fine degli anni ‘60. Lo avevo modificato completamente. Oggi si direbbe “camperizzato”. Volevo girare il modo, scoprire il mondo, conquistare il mondo! 

 


Il primo tattoo lo feci a vent’anni, a Bracciano. Neanche da un tatuatore ma in un centro estetico.

Ai tempi i tatuaggi non erano di moda. Li “indossavano” solo i “poco di buono”.

Ricordo che doveva essere un “epidermico”, cioè uno di quelli superficiali che nel giro di pochi anni sarebbe scomparso con lo sfogliamento naturale della cute... 

Dopo più di trent’anni, è ancora lì, a fare bella mostra di se... Ovviamente scelsi di tatuarmi un gabbiano. 

Si, lui: Jonathan. Che insieme a Siddartha, Kerouac e tutti i "maledetti" francesi, era per me più di un credo!


Il secondo l’ho fatto l’estate passata. A cinquantasei anni. Dopo che mi è stato diagnosticato un tumore.

Da quel momento ho preso la decisione di fare tutto quello che avevo rimandato da sempre... Compreso farmi tatuare sulla cute un bel Corto Maltese. Un idolo, un simbolo, una passione. Ancora una volta un credo.

 

 

 

L’ho fatto a Cagliari da una tatuatrice bellissima e bravissima che lavora in un centro tattoo di cui non ricordo il nome ma a che fare qualcosa con il Messico.

Poi mi hanno detto che il numero perfetto dei tatuaggi deve essere sempre dispari... altrimenti... sfighe a profusione! Non che sia particolarmente superstizioso ma come si dice...: “Non ci credo ma...”

Allora ho deciso di mettere in programma di farmi “incidere”: una bussola, una rosa dei venti e la linguaccia degli Stones... tutti simboli a me cari... e così sarebbero stati cinque! E soprattutto un numero dispari! Un numero che si, in fondo mi è sempre piaciuto... non so il perché.

Poi è arrivato il tempo della radioterapia. Per poterla eseguire hanno bisogno di punti precisi di riferimento e ti tatuano tre piccoli nei. Non lo sapevo. Sono quasi invisibili ma tu sai di averli!

È buffo però che siano tre... che anche loro conoscano la teoria dei “dispari”?

Ora, comunque ne ho cinque... E i mei programmi? I miei tatuaggi? Quelli veri? Tutti andati a quel paese! Per ora accantonati... solo per ora...

Ora sono in una anonima sala d’aspetto. In attesa di sottopormi al trattamento... in balia di un vento che non conosco, con una bussola disorientata e ascoltando Wild Horses... questa si! Degli Stones...

 

 

lunedì 14 dicembre 2020

Ho visto L'ISOLA DELLE ROSE...


 

Mi è capitato, nel fine settimana scorso, di vedere su Netflix, perchè incuriosito dal molto rumore che aleggia intorno a questo film: L’ISOLA DELLE ROSE. 

Come ho avuto modo di scrivere già su FB, sono stato "sorprendentemente sorpreso! Talmente surreale che il dubbio sulla veridicità dei fatti è lecita... ma è tutto drammaticamente vero! L’unico atto bellico offensivo nella storia della Repubblica Italiana! Pazzesco!"

 https://www.youtube.com/watch?v=I_bl2Dyu5Ig



Uscito lo scorso 9 dicembre sulla piattaforma, è già fra le pellicole più viste in Italia.

 

 

Una storia della quale non sapevo assolutamente nulla e che è diventata una sorta di chiodo fisso.

Personalmente mi ha colpito e coinvolto. Mi ha fatto riflettere. Ed è quello che chiedo normalmente ad una pellicola o ad un libro... 


Vi consiglio, se avete Netflix, di guardarlo.

Sarà un buon passatempo, un paio d'ore spensierate e se poi, come al sottoscritto, questa storia vi coinvolgerà, rivolgetevi al buon vecchio Youtube. Ne scoprirete delle belle.

Troverete un sacco di approfondimenti compresa la "vera" storia di questa "Isola della Libertà" che nel film, rispetto ai fatti, potrebbe risultare un po' troppo romanzata.

Ok, vi risparmio la fatica e qualche link, ve lo lascio qui sotto...

 https://www.youtube.com/watch?v=3f3hf03esII&t=1220s


https://www.youtube.com/watch?v=oozkgvbk0oE&t=115s

 


E' proprio vero... non si smette mai di imparare...

Un'ISOLA DELLA LIBERTA'... che bel sogno... che utopia... 

Già, purtroppo!


sabato 12 dicembre 2020

Frasi...

8 dicembre 1980, sei partito a 40 anni da quarant'anni

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"Dio è un concetto attraverso il quale manifestiamo la nostra sofferenza"
 

John Lennon


venerdì 11 dicembre 2020

Un mese...

io in un'opera di James Turrell a Villa Panza di Biumo Varese

 

Con oggi questo blog, conclude il suo primo mese di vita... un mese di pensieri, riflessioni, condivisioni. Di momenti intimi e personali alternati ad altri invece più... "conviviali" e quasi spensierati. 

Alcuni allegri. Altri crudi, quasi drammatici.

E' giunto quindi il momento di trarre un po' di somme.

Oltre 2000 lettori, circa 30 interventi. Alcuni di voi hanno scritto dei commenti pubblici, in diversi, privati. 

Parecchi nuovi lettori, altri che hanno rinnovato la loro voglia di accompagnarmi anche in questa nuova avventura. 

Altri persi per strada.

Grazie comunque a tutti. 

Come ho già avuto modo di scrivere, nell'esperienza precedente (La stanza privata dell'Arte) albergava in me l'assillo dei numeri.

Appena sveglio, la mattina, prima cosa che facevo era controllare le visualizzazioni. E stava diventando davvero pesante.

Confesso che allora mi sono ritrovato più volte a pubblicare articoli o comunicati stampa e altro, solo per incrementarle. Per compiacere i lettori e soprattutto con grande soddisfazione, incrementare i miei "numeri".

In questa fase della mia vita, sia privata che professionale, tutto ciò ha perso ai miei occhi interesse. Mi interessa sì la condivisione, mi lusinga sapere di avere tante persone che mi seguono ma non è più la mia priorità. Mi interessa più l'aspetto terapeutico di questa attività. Il risultato che lo scrivere ha su me stesso. Insomma, raccontarmi mi aiuta!

Potrei farlo allo specchio si, ma a volte è molto difficile. Soprattutto quando lo fai e non ti riconosci più nell'immagine che ti viene rimandata. Sia nello spirito che fisicamente.

Una frase di Emile Zola, che mi è sempre piaciuta, a proposito di specchi, è questa: "...anche gli specchi prima di riflettere, dovrebbero riflettere..." e mai come ora, la trovo perfettamente calzante al mio stato d'animo.

Ma torniamo al blog.

Io continuerò a scrivere.

Di libri, di musica, di arte, di malattia e di frivolezze.

Voi se ne avete voglia leggete, commentate, dite la vostra.

Io proseguirò per la mia strada... saltando da una parola all'altra, da una nota all'altra e da un colore all'altro.

Tutto ciò fa parte del mio piano terapeutico.

 

giovedì 10 dicembre 2020

La mia Play List personale CAP 4



 
 
Ho sempre fatto sin da quando ero bambino elenchi, classifiche, liste... insomma oserei dire di soffrire quasi di una patologia, che sinceramente non so se esiste o se abbia un nome, ma so che certamente io ne sono affetto!
 
Quando ero piccolo erano figurine, giochi, francobolli, tappi, etichette... Oggi ahimè colleziono l'impossibile... Elefanti, consensi, libri, persone, affetti, dischi, ovviamente quadri e musica, tanta musica.
 
E a proposito di musica...
Un sacco di volte mi sono messo lì e, un po' per noia un po' per malattia, appunto; a stilare la lista delle canzoni, dei cantanti o dei gruppi che per me hanno e hanno avuto, un significato speciale. 
Che sia emotivo, evocativo o semplicemente perchè quel brano mi piaceva... e ovviamente continua a piacermi. Così per scherzo ne' è venuto fuori un elenco di 100 brani. Che tutti pur essendo decisamente differenti uno dall'altro mi rappresentano.

Siccome dai commenti che mi inviate e dalle tante domande che mi ponete (soprattutto in privato), ho colto in voi una sorta di curiosità, quasi morbosa, di volermi conoscere meglio e soprattutto una sorta di voyeurismo che vi porta a voler conoscere anche i miei pensieri, le mie preferenze ed i miei gusti, eccovi accontentati. 
 
Di seguito, ogni settimana, per dieci settimane, vi lascero 10 link presi "in prestito" da Youtube, riguardanti altrettanti brani musicali... i generi sono diversi. Così come sono diverse le epoche.

Sono convinto che da questo caleidoscopio fatto di note e pentagrammi, assoli e grida, al 100° brano verrà fuori un bel quadro della mia caleidoscopica personalità.
Non siete ovviamente obbligati ad ascoltarli tutti ma... 
sono convinto che potrebbe essere un bell'esperimento...
Attenzione però, non è una classifica... è semplicemente un elenco.

E nella peggiore delle ipotesi, avrete comunque ascoltato solo buona musica!
 
 
La mia Play List personale CAP4

31) Rod Stewart - Sailing

https://m.youtube.com/watch?v=FOt3oQ_k008

32) Eric Clapton - Cocaine

https://www.youtube.com/watch?v=zVOuRQPPdoo 

33) Jackson Browne - Stay

https://www.youtube.com/watch?v=d3bUg8wsgVE 

34) Cat Stevens – Lady D'Arbanville

https://www.youtube.com/watch?v=JzZjw-lVpYY 

35) Queen - The Show Must Go On

https://www.youtube.com/watch?v=t99KH0TR-J4 

36) The Animals - The House Of The Rising Sun

https://www.youtube.com/watch?v=0Fy7opKu46c

37) Iggy Pop - The Passenger

https://www.youtube.com/watch?v=-fWw7FE9tTo

38) Pierangelo Bertoli & Tazenda - Spunta la luna dal monte

https://www.youtube.com/watch?v=yabXwNlVYMo 

39) Janis Joplin - Cry Baby

https://www.youtube.com/watch?v=VfGSd-tikH4 

40) Elton John - Your Song

https://www.youtube.com/watch?v=CrznwpD-2tk 

PER ASCOLTARE I BRANI PRECENDETI CLICCA QUI