Rientrare in quella sala d'aspetto è stata dura. Un pugno nello stomaco. Un calcio in faccia. Come il sapore della bile sulle labbra.
In quel luogo il tempo si ferma... un minuto sembra un'ora... le narici si rifiutano di annusare l'aria.
Guardo i volti delle persone in attesa... vorrei dirgli qualcosa ma i loro sguardi, spersi ed impauriti, non chiedono né parole né tantomeno compassione. Silenzio.
Solo silenzio.
Gli operatori, carini e gentili come sempre. Mi salutano con sorrisi e pacche sulla spalla, in barba al Covid. Sembra quasi una festa. Lo so che lo fanno per me. Ma anche per loro: gli uomini e le donne lì in attesa. Pronti a sottoporsi al quotidiano ciclo di Radioterapia. Serve a trasmettere loro, un sentimento di speranza... "Avete visto? Ci si riesce!".
Io mi siedo. Aspetto il mio turno per il consulto trimestrale.
Ho con me gli esami. Mi sembrano buoni. Sono fiducioso, speranzoso. Quasi felice... Sarebbe un regalo di compleanno bellissimo.
"Milani?" Eccoci. Tocca a me...
Ed eccomi di nuovo seduto davanti al patibolo... Lui legge i fogli, i risultati... io cerco di scorgere la risposta che comunque fra poco mi darà, dall'espressione... E' assorto. Non ride. E nemmeno sorride...
"Gli esami vanno bene. Potrebbero però andare meglio". Poi la visita, il consulto. Le conclusioni.
"Va tenuto tutto sotto controllo... Nulla di allarmante. Di preoccupante... da monitorare..." Così dicono. Ma loro non sanno, o forse fanno finta di non sapere, che anche una semplice emicrania per noi, dall'esenzione 048, è già una metastasi...
"Vediamo come va la curva ad agosto e poi decidiamo..." Decidiamo cosa? Come decidiamo? Non era già tutto risolto? Doveva essere solo una visita di controllo... E poi le analisi... mi sembrava che andassero bene... e lui, l'infermiere mi ha anche dato una pacca sulla spalla... Come sarebbe a dire "Poi decidiamo?"
Mi fermo, ragiono. Medito... Per ora vanno bene. Questa è la cosa più importante!
Ad agosto poi vedremo. Intanto mi godo il compleanno. Per quel poco che c'è da godere. Mangio, bevo, ascolto buona musica e cerco di avere buoni pensieri.
Il telefono vibra, suona, urla. In tanti mi sono vicini. Grazie.
Già però, aspetto agosto...
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