domenica 31 ottobre 2021

"mio Fratello, mia Sorella"



 Ho un amico. Un amico che non vedo da trent'anni. Che non sento da altrettanto. Ma un amico. 

Che non vedo e non sento ma comunque sempre presente.

E per questo devo dire grazie a Mr. Zuckerberg. 

Sempre presente dicevo, al punto che il 18 febbraio 2020, poche ore prima di entrare in sala operatoria, mi scrisse su facebook una lettera che neanche le persone più vicine si sarebbero mai immaginate di scrivere. 

All'epoca mi ha commosso. Tanto. Molto.

Ieri sera ho visto su Netflix il suo film: "mio Fratello, mia Sorella".

E' dallo scorso 8 ottobre, il giorno di uscita sulla piattaforma, che mi riprometto di vederlo... Ma già sapevo...

Beh, ieri sera l'ho fatto! E... Ho visto un grande film.

Che merita, che tocca, che fa riflettere... 

D'altronde a cosa serve un bel film... a far riflettere, no? 

Come un buon libro, del resto. O una buona poesia, una buona opera d'arte... ma anche un buon bicchiere di vino rosso.

Insomma, di fatto, mi ha fatto commuovere un'altra volta... 

Insomma questo ragazzo (per me rimane il ragazzo che ho conusciuto anni fa) ha preso il vizio di farmi commuovere almeno una volta all'anno...

...e mi piace così!

Grazie, grande Roby!

https://www.youtube.com/watch?v=XZLffMvo-GM


 

https://robertocapucci.it/

sabato 30 ottobre 2021

Le castagne…


 


 
Le castagne sono per me il frutto dell’autunno per eccellenza.
Più dei funghi, dei tartufi, delle zucche e quant’altro…
 
Mi piacciono in tutte le maniere: bollite, ridotte a puré o arrostite. Fino alle pietanze ricavate dalla loro farina... dai dolci alla pasta per arrivare ai fantastici Marron Glacé.
 
Peccato che per me siano diventate veleno e devo centellinare ogni loro degustazione. Ma ciò non toglie che le adoro.
 
Sono uno dei frutti che chiamo "della memoria"... 
 
Ricordo ad esempio di quando, da bambino passeggiavo "in centro" a Milano con mia mamma.
Davanti alla Rinascente, nei pressi del Duomo, c'era sempre un tizio con questo enorme bracere che vendeva le caldearroste. 
 
Aveva dei bicchieri metallici di differenti dimensioni per stabilire le dosi ed il prezzo. Le serviva in un sacchetto di carta marrone... Ricordo ancora la delusione quando ne capitava un "marcia"...

E soprattutto ricordo che mia mamma si lamentava per quanto fossero care...

La mente torna anche a quando a casa si facevano bollite. Rigorosamente con una foglia da alloro!

E poi da adulto le passeggiate nel bosco... e ancora, le cene con gli amici a base di castagne e "vino novo"...
 
 

 
In questi giorni mio figlio me ne ha portate una "sacchettata"...

...E alla faccia delle negazioni mi sono tolto lo sfizio...

 
 

venerdì 29 ottobre 2021

Erbe spontanee commestibili...

 


Chi mi conosce è al corrente della mia metamorfosi "green"... Ultimamente la natura ha affiancato la musica e l'arte come "terapia preferenziale"... Adoro passare ore in mezzo ad essa... anche a non fare nulla. Semplicemente a contemplarla.

E proprio da questo contemplarla, che mi è nata la curiosità di conoscerla ancora meglio.

Lo sapete, sono figlio del cemento. Non sono nato in campagna. E le mie conoscenze riguardo alcuni aspetti della natura, ancora mi sono alieni. Ma siccome sono una persona estremamente curiosa, quando non conosco, cerco di... informarmi... stavo per scrivere studiare... ma mi sembra eccessivo. 

Ho acquistato così, alcuni libri riguardo la campagna e i suoi frutti...

 Quello che per ora mi sta aiutando e affascinando di più è Erbe spontanee commestibili di Riccardo Lucano e Carlo Gatti. Elementare, chiaro e ben illustrato.

Se anche a voi sta germogliando questa vena Green... lo consiglio...

giovedì 28 ottobre 2021

I miei morti...



 Si avvicina il giorno dedicato ai defunti.

Un giorno sicuramente triste per i più. Non meno degli altri per me. 

Anzi, riflettendoci bene non posso definirlo neanche triste. Si, è un giorno uguale agli altri. Ne più, ne meno.

Di sicuro per me, non passa giorno che i miei pensieri non volteggino sul ricordo dei miei morti... Si tutti i giorni li ricordo. Ci penso... tanto.

Alcuni di questi ricordi sono più lucidi, alcuni oramai lontani, altri ahimè, troppo recenti per essere stati del tutto assimilati. Altri ancora, sanguinanti.

Resta il fatto però, che ho abbandonato l'abitudine di recarmi al cimitero. E da tempo oramai, cerco di evitare anche i funerali. 

Li trovo utili solo ai vivi... 

A chi non c'è più, non servono a un granché... 

I miei affetti continuano a vivere dentro di me.

Vivono in un piccolo oggetto, fra le radici di un albero, in un profumo, nel vento o fra la spuma del mare o... in ogni luogo che possa generare il benché minimo ricordo. E lo faranno finchè la memoria mi assisterà.

E poi, prima o poi sarò impegnato con il mio... e questo mi basta.

mercoledì 27 ottobre 2021

Il vuoto...


 
 
Non riesco proprio a capire chi desidera colmare il proprio vuoto. 
 
A tutti i costi.
 
Svendedolo, addirittura.

Avere del vuoto intorno e dentro... fa parte della vita.

Che ci piaccia o no!

 
Il vuoto è prezioso. Va tutelato.
Il vuoto è riempito solo di ricordi, di pensieri, di note musicali. 
 
Il vuoto è incolmabile. Eppure è prezioso.
 
Nessuno lo può riempire di nuovo.
Quella parte di vuoto rimarrà.
 
Il vuoto ti arriva. Anche se e quando non lo desideri. 
 
E una volta che ce l'hai, diventa parte di te.
 
Il vuoto ti appartiene. Non ci puoi fare nulla. O lo accetti o rischi di cadere nel tranello del "pieno a tutti i costi"...
 
Allora vivilo. Accettalo.
Imparerai a stare meglio. Anche se da solo.

martedì 26 ottobre 2021

Sono stufo


  

Sono stufo! Sono stufo della tv spazzatura, della politica spazzatura, della gente spazzatura.

Sono stufo. Stufo e basta!

Sono stufo di tutto. E di tutti. 

Sono stufo di soffocare, di pensare. Di dover pensare come gli altri!

Stufo di essere giudicato, criticato, consigliato, obbligato.

Stufo di essere, di dovere, di volere.

Sono stufo di aspettare, di ringraziare. Stufo di correre.

Sono così stufo che…

Voglio solo natura... si, solo natura. Vento e natura!

Null'altro...

 

lunedì 25 ottobre 2021

Trenta raggi...

Ho trovato sul profilo Facebook della brava artista ligure Chiara Mazzocchi questa citazione di Laozi, il fondatore del Taoismo


 
Trenta raggi convergono sul mozzo, ma è il foro centrale che rende utile la ruota.
 
Plasmiamo la creta per formare un recipiente, ma è il vuoto centrale che rende utile un recipiente.
 
Ritagliamo porte e finestre nella pareti di una stanza: sono queste aperture che rendono utile una stanza.
 
Perciò il pieno ha una sua funzione, ma l’utilità essenziale appartiene al vuoto.
 
 
  
Laozi (Fondatore del Taoismo)

venerdì 22 ottobre 2021

Colmo di gioia e meraviglia...


 

 Avete presente quando si riceve un regalo inaspettato e si rimane stupiti, colmi di gioia e meraviglia? 

Beh, tutto questo a me è successo ieri. 

E sono rimasto stupito non solo per l'oggetto ricevuto, che trovo straordinario e del quale fra poco vi racconto, ma soprattutto anche per il "da chi"...

Ma andiamo per gradi... 

Il mittente:

Domenico Di Genni. Ottimo artista con il quale lavoro da oramai più di dieci anni e ho condiviso avventure che posso definire addiritura "esotiche"... Ad esempio, quando si decise di aprire una succursale di Casa d'Arte San Lorenzo in Kenya... 

Persona sensibile e... Artista... non c'è altro modo per definirlo... nel bene e nel male... 

Oramai amico e testimone di tanti fatti della mia vita professionale e non. Genuino e spontaneo. A volte disarmante. Dotato ed in grado di dipingere qualsiasi cosa: dal paesaggio alla figura, dall'opera di grande impatto colorista a suggestioni risolte esclusivamente in bianco e nero...

L'oggetto:

Un cappello. Ma non il solito cappello... un oggetto decisamente particolare... A tesa larga, simil "Cow-Boy", dipinto a mano... con raffigurante Corto Maltese...

Ora chi mi conosce bene sa della mia passione per i copricapo e il famoso Marinaio... Anche Domenico ne è a conoscenza e devo ammettere che è riuscito a stupirmi e a commuovermi...

Per onore di cronaca il cappello è stato realizzato da Jaqueline Alexandrab di My Mother is A Biker di Firenze...


Se avete da pensare ad un regalo originale... beh ora sapete dove rivolgervi!



 

mercoledì 20 ottobre 2021

Ho scoperto Amazon Music Unlimited


  

Cosa sarebbe la mia vita senza musica? ...Me lo chiedo spesso... E non solo non oso ma proprio non riesco nemmeno ad immaginarla... Senza musica? No, davvero impossibile. 

Ho iniziato giovanissimo a collezionare LP e cassette... poi Cd... E poi ancora gli apparati MP3...

E oggi le piattaforme digitali... e fra le tante offerte disponibili ho scoperto Amazon Music Unlimited!

La musica è stata, ed è, per me motivo di conforto, piacevole compagnia, intimo rifugio, luogo segreto.

Ed ancora, contenitore di ricordi, fabbrica di emozioni, produttore di stati d'animo e fonte di ispirazione. 

Mi accompagna mentre lavoro, guido, sogno, scrivo, penso... 

Quando amo e anche quando odio. Quando voglio urlare la mia rabbia e quando ho la necessità di dedicare una carezza. 

La musica per me è come l'arte, la lettura... 

Non riesco ad immaginare la mia vita senza uno di questi elementi... Ecco perché non posso rinunciarvi!

Amazon Music Unlimited è il servizio premium di musica digitale di Amazon che ti consente di accedere a più di 75 milioni di brani, inclusi i più recenti e famosi album, e migliaia di playlist e stazioni radio. 

Puoi riprodurre online o scaricare brani per l'ascolto offline senza interruzioni pubblicitarie.

I clienti Amazon Music Unlimited hanno accesso all'esclusivo controllo vocale su dispositivi abilitati Alexa. Con Alexa, puoi gestire la tua musica tramite la tua voce. È semplice, chiedi ad Alexa di riprodurre qualsiasi brano o artista. Se non sai cosa ascoltare, puoi chiedere ad Alexa di riprodurre brani relativi ad umori, occasioni, o qualsiasi periodo storico e genere. 

Per saperne di più clicca sull'immagine qui sotto



martedì 19 ottobre 2021

Una canzone per quell'uomo...


 

Dov'è finito quell'uomo? 

Si è perso. E forse non tornerà.

 Dov'è finito il costruttore di sogni? E quello di gabbie?

Quello che gira senza meta lungo la linea della spiaggia a raccogliere legni cercando la salsedine che già un tempo lo aveva toccato...

Che colleziona sassi, penne, piume e conchiglie.

Che intona improbabili suoni mai scritti.

Colui che non è mai cresciuto, che ogni giorno vive dimenticandosi di invecchiare?

 Dov'è finito colui che non distingue più il limite che divide l'acqua dolce del fiume da quella salata del mare?

Che guida piano nel buio e corre forte nella luce? 

Che sogna fra le righe e i solchi della terra. 

E cerca il vento in ogni angolo del suo sguardo?

 Dov'è finito quell'uomo?

Alcuni lo hanno visto uscire, altri sono disposti ad aspettarlo.

Altri lo avranno già dimenticato prima ancora di ricordarlo. 

Mentre lui sarà lì. A guardare. 

Collezionando un'altro vetro oramai già vuoto. 

Facendo finta di non avere capito. 

Alla continua e costante ricerca di ogni dove, di ogni quando. 

Vivendo nel ricordo di quello che non c'è più...


Dov'è finito quell'uomo?

sabato 16 ottobre 2021

Natura siciliana

 Perché a volte basta solamente la natura a rendermi felice… tutto il resto non conta… 

Immagini scattate in Sicilia sabato 16 ottobre…









venerdì 15 ottobre 2021

mercoledì 13 ottobre 2021

"adesso/pensiero"

Foto di qualche anno fa a Porto Pollo...


La cattiveria, in genere, è per persone infelici, frustrate, mediocri ed invidiose... quelle senza passioni con complessi di inferiorità!


Al contrario le persone felici non perdono il proprio tempo a fare del male agli altri. A giudicarle... Anzi...

Non ricordo dove ho letto qualcosa di simile ma è perfettamente calzante con il mio "adesso/pensiero"...

lunedì 11 ottobre 2021

Bravo!



 “Mi preoccupano l’egoismo e la stupidità, l’individualismo menefreghista. Si sta perdendo il rispetto, la gentilezza, il valore dei rapporti veri. Parlo delle piccole cose. Un esaurimento nervoso non arriva per una notizia, ma da una somma. 

Se butti un mozzicone per terra o nel posto sbagliato, stai facendo un danno non solo agli altri, all’ambiente, ma anche a te stesso. La città è anche tua.


Bisogna ripartire dai fondamentali. Pratico e ho insegnato ai miei figli gentilezza, garbo, rispetto. Serve più serenità, saper individuare a chi credere per non farsi travolgere dalla centrifuga: fermarsi, capire cosa ci è finito dentro.

Bisogna ascoltarsi, sentirsi di più.”


Antonio Albanese

Ovunque...


 Marvin Gaye, straordinario cantautore e grande musicista, una volta disse: "Ovunque appoggi il mio cappello quella è casa mia".

Beh, ieri pomeriggio è stato un bel pomeriggio. 

Sono stato tutto il giorno in campagna. Una giornata di sole tiepido e vento. Con una bella luce e tanti rumori della natura...

Casualmente ho appoggiato il mio cappello su una mensola che ho costruito. Lì, fuori dalla Casetta che uso come appoggio quando mi diletto nel giardinaggio... 

Avevo appena terminato di suonare il flauto sciamanico e fare meditazione... mi sono girato è guardato quello che in maniera naturale, si era concretidazzato davanti al mio sguardo... mi è tornata alla mente la frase di Gaye... Lì, in quel preciso istante mi sono sentito a casa...

 

giovedì 7 ottobre 2021

L’attesa è feroce


 

Invecchiare vuol dire sopravvivere. Alle persone, alle cose, agli affetti. Vuol dire acquisire la consapevolezza che invincibilità e immortalità non ci appartengono. Vuol dire avere aspettato tanto e rendersi conto che forse, tutta questa attesa non era necessaria.

 Nonostante tutte le mani tese e tutte le carezze ricevute, sei solo. Da solo a combattere contro i mostri che albergano in te e fuori da te.

E l’attesa è feroce!


martedì 5 ottobre 2021

Non si possono domare i sognatori...


 


Ricordatevi che, come sostiene Paulo Coelho, "Non si possono domare i sognatori"...
 
E così, mi inviterete a fare cose contro la mia volontà, dire e sostenere cose che non ho mai pensato e mai penserò. Mi obbligherete a elogiare le vostre qualità ma no, non riuscirete mai a domare i miei sogni!

domenica 3 ottobre 2021

Mi sono arrivati i risultati delle ultime analisi


 

Mi sono arrivati i risultati delle ultime analisi! 

Dopo mesi di battaglie, i valori stanno finalmente tornando alla normalità!

Certo, non è tutto risolto, molti segni rimarranno, alcuni anche in maniera indelebile. E tante altre battaglie dovrò affrontare.

Certe cicatrici e diversi traumi li porterò con me per sempre. Ma...

 Ora è il momento di festeggiare! 

Brindo e penso a tutti voi che mi siete stati vicini in questo periodo. A chi c'è e a chi non c'è più. Chi mi ha sopportato e sostenuto.

Vi ringrazio. Vi ringrazio e piango di gioia.

Non è finita certo, ma forse qualcosa sta cambiando.

Non posso ancora urlare vittoria ma un bel segnale è arrivato!

Grazie!

venerdì 1 ottobre 2021

Guardo le nuvole



 Ieri ero a Genova per l'allestimento della mostra di Giovanni Maranghi (vedi QUI). 

Ad un certo punto, ricevo una telefonata. Direi strana. Curiosa.

Dall'altra parte del telefono, una voce femminile e decisamente giovane. Mi invita a rispondere ad una intervista. 

L'autrice, una giovane laureanda della quale non ho capito nulla ma presto vi farò sapere, fra le tante domande che mi pone, mi chiede qual è l'opera più romantica dell'arte contemporanea...

Ho dovuto rifletterci un po'... Ma l'opera che mi tornava alla mente di continuo è L'UOMO CHE MISURA LE NUVOLE di Jean Fabre.

Si, ho risposto così:
L'UOMO CHE MISURA LE NUVOLE...

E' vero che l'autore si è ispirato a Robert  Stroud* e che forse il romanticismo che ci vedo io in realtà non esiste nel pensiero dell'artista.

Ma lasciatemi sognare.

E' un'opera che, come dissi tempo fa, mi scuote l'anima. Ed in questo momento della mia vita ne ho bisogno ancora di più.

Ho bisogno di scosse. E il solo ricordo di quest'opera (l'ho vista a Firenze tempo fa) mi commuove.

E il ricordo, spesso, è come un alito di vento... Mi fa stare bene. 

Ma torniamo all'intervista... penso di avere risposto ad una trentina di domande. Una più complessa dell'altra ma l'unica che ricordo è questa... Dove sarà pubblicata? non ne ho la più pallida idea... suppongo in una tesi... Presto, spero, lo scoprirò...

Intanto, alzo gli occhi al cielo e... guardo le nuvole.

*...L'uomo che misura le nuvole si ispira dall'affermazione che l'ornitologo Robert Stroud pronunciò nel momento della liberazione dalla prigione di Alcatraz, quando dichiarò che si sarebbe d'ora in poi dedicato appunto a “misurare le nuvole... Da ARTRIBUNE