C'è un luogo con il quale ho un rapporto di odio e amore. Ma che comunque mi fa stare bene.
L'ho definito "pensatoio", "tana", "rifugio", "me"... Ed in mille altri modi. L'ho amato. E poi odiato. Quasi dimenticato... Poi amato di nuovo... L'ho sognato, costruito, vissuto, lasciato. E poi ripreso.
L'ho chiamato "La Casetta". E di fatto lo è. Una casetta di soli 3 metri per 5. Nel verde. A due metri dall'asfalto e dal puzzo di umanità... Fra mosche, zanzare e cavalli. Senza acqua corrente, senza elettricità senza nulla! Ma c'è tutto quello che mi serve: sole, natura, solitudine, profumi... e poi anche risa, grigliate, musica. Amici e animali... Tanti.
L'altro giorno una poiana volteggiava lì sopra e ad un certo punto è apparso anche uno scoiattolo... e poi uccelli, topini, insetti... Da qualche tempo c'è anche un serpente che ogni tanto fa la sua apparizione.
Ora è uno di quei momenti di quel posto. Uno di quei momenti che ho bisogno di riflettere, di stare bene, di vivere. E allora ecco che torno lì. A spaccarmi la schiena di lavoro e puzzare di fatica... Mi fa stare bene. E questo mi basta.
E c'è sempre un leggero vento. Di quelli che ti rinfrescano, ti accarezzano e ti asciugano il sudore.
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