Abbracciare l'ignoto, esplorare nuove vie, varcare soglie mai aperte prima...
Di fatto, da sempre, è stato così. Fin dai tempi più antichi. In altre vite... in altri mondi. In altri me.
Anche se nascosto dentro lenzuola rassicuranti o protetto dalla nebbia.
A rischio di incrociare sguardi compassionevoli o accusatori.
Di slogarsi una caviglia o di arrivare a non avere più fiato.
Di arrampicarsi fino a quel pianoro, veleggiare fino a quella insenatura sicura.
Di soffrire il freddo della sera e patire l'afa del mezzogiorno.
E correre per trovare il vento senza paura di bagnarsi il volto.
E poi... cantare, ballare.
Bere e accendere un fuoco.
Urlare e poi ancora urlare di nuovo.
Avere ancora la voglia di vivere, di combattere.
Di perdere o di vincere.
Non ha importanza.
Importante è averlo fatto.
Questo è stato, è e sarà!
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