la "Belva"... Immagine scattata con IPhone (https://amzn.to/3neAJAD) |
Ancora fino a fine marzo... due mesi... due mesi dalla "libertà"... Libertà di poter andare, tornare. Vivere. Affrontare le curve, combattere il freddo, la pioggia, il vento. E poi il sole e ancora vento.
Accompagnato sempre da quel rumore che solo un motore quattro tempi può regalare. Un rombo. E anche qualcosa di più.
E poi ancora vibrazioni, velocità. Odori, profumi.
Si, dovrò attendere marzo per capire se potrò ancora montare in sella alla "Belva".
La chiamo così la mia "guzzona". Compagna di viaggio, simbolo, amante. Croce e delizia.
E' sicuramente una delle cose materiali che più mi manca in questa lunghissima convalescenza.
In questi mesi quando ho potuto, l'ho accudita, coccolata, accarezzata, in attesa di quel giorno.
L'ho smontata, rimontata. Mi sono sporcato le mani di grasso e le ho annusate. A volte confesso l'ho anche accesa solo per sentirne il suono. Non solo per matenerne l'efficienza.
Alcune notti l'ho anche sognata. Ho sognato di partire, senza nessuna meta. Solo per il gusto ed il piacere di guidare. Di andare.
Sono motociclista da sempre... prima gli scooterini 50, quelli dei miei tempi: Ciao, Si, Bravo, i Malagutti, i Garelli. Poi i Caballero, gli Zundapp e poi ancora le vespe. Poi le "grosse": da strada, da turismo. Ed infine, smessi i panni delle "prestazioni performanti" e approdato nel mondo dei "Motolentisti" arriva la Guzzi, la Bellagio... Con i suoi anni, i suoi pregi e i suoi difetti.
Chi non è motociclista non può capire. Non sa. Non conosce.
Fine marzo... due mesi... Ancora due mesi.
Sperando che tutti gli esami di controllo diano esiti negativi e quindi mi dicano: "Milani, può tornare a cavalcare la sua vecchia ferraglia"... Mamma mia, non vedo l'ora!
Immagine scattata con IPhone (https://amzn.to/3neAJAD) |
Nel frattempo mi rileggo il "testo sacro" dei motociclisti/filosofi. Per quelli che non si possono definire "Centauri", ma nemmeno semplicemente "Appassionati". Forse più correttamente "Innamorati" o meglio ancora quelli che hanno deciso di vivere la propria moto come "percorso di crescita", di evoluzione:
LO ZEN E LA MANUTENZIONE DELLA MOTOCICLETTA di Robert M. Pirsing (https://amzn.to/3nwc6Qk)
Un libro che almeno una volta nella vita va letto!
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