Gli America, riempiono il mio udito con il loro A HORSE WITH NO NAME.
Bevo acqua e limone all'ombra di questa veranda, unica zona d'ombra nelle vicinanze. Una bava di vento mi rinfresca leggermente dopo giorni di afa tremenda. Penso, rifletto. Con la mente divago...
Il gioco fra ombra e luce, rende quest'ultima ancora più accecante.
Penso a quante foto scattate che non rivedremo mai più... A quanti ricordi fintamente fissati che presto svaniranno... A quanti istanti cancellati che forse, solo un giorno lontano, scopriremo essere stati cruciali per la nostra esistenza.
A quanti sguardi complici in incontri casuali.
A quante parole mai dette che generano ancora, a distanza di tempo, rimorsi e rimpianti. A quante carezze sperate e baci attesi ancora da soddisfare e che mai più troveranno il loro completamento...
A viaggi intrapresi solo con la fantasia e mete raggiunte solo perchè desiderate da altri. Agli squilli di un telefono che non sono mai stati sentiti ed ad interminabili messaggi lasciati in sterili segreterie telefoniche mai ascoltati.
A quanti amori rubati, cancellati, consumati. Uccisi dalla mancaza di complicità, di dialogo, di disponibilità. A quanti amori finiti prima di iniziare e ad altri mai finiti anche se mai realmente vissuti.
A quanti desideri impossibili e ad altrettante pulsioni represse.
A quanti attimi di vita mai vissuti e quanti ancora da vivere...
A quante mezze verità... a quante bugie "buone".
Penso a...
Si, oggi sotto questa veranda, penso soltanto alla vita... la mia, la vostra... a quella di tutti... In fondo tutte molto uguali. Quasi banali, quasi noiose...
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